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  • Immagine del redattoreAss. Tramoontana

LA PLAYLIST DI NOEMI CASTAGNANOVA

Aggiornamento: 10 giu 2020

Classe 93, un’impronta decisamente soul, un timbro caldo e graffiante, un approccio assolutamente originale.

Noemi Castagnanova in arte “Nova”, salita alla ribalta per essere entrata nel team di Max Pezzali nel programma televisivo The Voice, è un piacevolissimo esempio di giovani realtà brindisine che attraverso sforzi, talento e dedizione riescono a farsi notare già da subito a livello nazionale.

Fortemente influenzata da sonorità nu soul ed R'n'B, seppur giovanissima riscuote immediatamente un notevole assenso, che la porterà da lì a breve ad esibirsi con diverse formazioni di professionisti di carattere nazionale.

Scegliere cinque dischi per una che colleziona vinili è davvero complicato. Ho pensato, riflettuto, ci ho girato intorno. Avrei voluto muovermi su un tema specifico (e inizialmente l'avevo anche fatto), ma poi, come sempre, vince il cuore.

Bene: questi sono cinque dei dischi che più ho amato ed ascoltato, i dischi che hanno in qualche modo influenzato la mia vita, i dischi della vita.



Erykah Badu - Baduizm (1997)

Il fulcro di quello che sono, canto, scrivo o compongo deriva tutto da qui, da Erykah Badu. Inserire solo un suo disco tra i miei preferiti è davvero complicato ma, sempre per una questione di cuore, scelgo Baduizm. È l’album d'esordio della mia musa ispiratrice, fatto di groove, stile, fusione di generi tra il jazz, soul, blues e hip hop.

Ho avuto la fortuna di vedere la Badu live nel 2012 all'Umbria Jazz e credo sia stato uno dei momenti più intensi della mia vita.

-Curiosità: nello stesso anno (1997) pubblicò la versione live di questo disco che è un altro capolavoro.



Sergio Caputo - Un sabato italiano (1983)

Sono cresciuta a "pane e Sergio Caputo" perché i miei genitori sono sempre stati dei suo grandi fan e io a 6 anni, durante le audizioni dello Zecchino d'Oro, invece di cantare una qualsiasi canzone da bambini, mi misi in piedi su una sedia e cominciai a canticchiare Bimba se sapessi.

Conosco ogni linea di basso, assolo, fraseggio di fiati di questo disco a memoria, eppure ogni sabato mattina, inesorabilmente io lo metto sul piatto come se fosse un rituale. Spicchio di luna è una canzone dei miei genitori che io amo moltissimo e a cui devo tutto quello che ho costruito nella mia vita.

-Curiosità: Sergio era a Milano per finire di registrare le voci, ma mancava un brano per chiudere il disco. Era nella sua stanza d'albergo con la TV accesa (ma senza volume) mentre davano il film King Kong. La cosa che pensò fu: "chissà cosa urlerà la bionda stretta tra le mani dello scimmione?!”. Così nacque Mettimi giù.



The Beatles - White Album (1968)

Qualche tempo fa scrissi “«Le ragazze in genere immaginano la proposta di matrimonio romanticissima con un mega anello. Io me la immagino con il tipo in questione in ginocchio che dal nulla tira fuori una prima stampa originale del White album dei Beatles dicendo “Vuoi ascoltarlo tutte le mattine della nostra vita insieme?"» Credo di aver reso abbastanza l'idea di cosa possa significare per me? Album del 1968, classico dei classici, un disco che ha fatto la storia e che io rispetto profondamente in tutto il suo essere emblematico.

Curiosità: Nella traccia While My Guitar Gently Weeps troviamo un giovane Eric Clapton alle chitarre. Registrò con una Gibson Les Paul perché le era stata regalata, appunto, da George Harrison.



George Benson - Give me the night (1980)

Questo è il mio disco "Jolly", per intenderci, quello che metto sul piatto quando voglio tirarmi su il morale in un attimo e che mi fa ballare e cantare in mutande da sola con un bicchiere di vino in mano.

George Benson era conosciuto principalmente come chitarrista, ma nel 1980 con l'uscita di questo meraviglioso disco finalmente lascia scoprire anche la sua stupenda voce.

Il disco è la consacrazione della carriera di Benson, non solo perché Give me the night è diventata una vera e propria hit, ma anche perché è riuscito a far coesistere perfettamente il suo animo jazz al funk più crudo. Non a caso l'album è stato prodotto dal leggendario Quincy Jones!

Curiosità: alle tastiere Herbie Hancock amici!



Neffa & i messaggeri della dopa - 107 elementi (1998)

"Cazzo che bomba" sono state le esatte parole che ho pronunciato quando il mio compagno di banco in primo liceo mi passò le cuffiette del suo mp3 Sony e fece partire Strategie dell'universo.

Questo disco mi ha cambiato la vita, aperto la mente, accompagnandomi in ogni momento. Sento un legame quasi spirituale con questo meraviglioso album che, ancora oggi, nonostante sia del 1998, suona modernissimo. Sono convinta del fatto che questo disco sia una pietra miliare dell'hip hop italiano e che Neffa sia stato lungimirante come pochi in Italia.

Già so, già sai!

Curiosità : “1: l’unità. 0: il cerchio, il nulla che è anche il tutto. 7: il sole (ed è anche il giorno in cui è nato Neffa). (1+0+7) è 8: l’infinito”.


Autore

 

Noemi Castagnanova

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