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Immagine del redattoreAss. Tramoontana

IL MIO NOME E' SUMMER E ODIO L'ESTATE


(...teaser…)


“C’è estate ed estate. Mica tutte le estati sono uguali eh (…) per cui quest’estate divertiti perché poi te ne penti e la prossima magari ti guardi allo specchio e dici: Dio bho che patacca che sono stato. Chiaro?”, Loris consiglia a Edo, suo figlio, di vivere con questo spirito la stagione estiva. Questa, in Summertime, è la protagonista silente ma unica vera responsabile di tutti gli aggrovigliati avvicendamenti che si sviluppano in un gruppo di ragazzi sulla candida sabbia della costa adriatica.

Nuovi amori, adolescenziali gelosie, divertenti feste, tristezze giovanili (che si ispirano alle acclamate righe di Tre metri sopra il cielo di Federico Moccia) sono il paradigma della serie, rappresentano le costanti dell’età giovanile, riprese con leggerezza nelle scene.



 

(...panoramica…)


Summertime, serie interamente italiana prodotta da Cattleya, riprende il nome della protagonista Summer, chiamata in un modo così strano e inusuale dal padre, un musicista trombettista particolarmente affezionato all’omonima canzone di Ella Fitzgerald.

Le prime scene della serie celebrano l’inizio ufficiale dell’estate. Si consumano gli ultimi giorni di scuola, si affronta l’ultimo fastidioso compito in classe di inglese, si allaccia lo zaino scolastico e lo si abbandona in un angolo della camera da letto, sostituito da un altro, quello sportivo, da mettere in spalla per raggiungere il mare. La Riviera Romagnola si prepara ad accogliere i turisti, le spiagge si addobbano di ombrelloni, i locali si sistemano, gli alberghi si organizzano, le piste ciclabili iniziano a essere trafficate, i campeggi si attrezzano.

Summer (interpretata dall’esordiente Rebecca Coco) odia tutto questo, odia l’estate. È una studentessa diciassettenne sensibile, onesta, che decide di lavorare durante la pausa scolastica affinché il tempo della stagione passi più velocemente. Il suo sorriso bianchissimo, il fisico attraente, la voce dolce certamente non sfuggono alla vista di Alessandro (interpretato da Ludovico Tersigni), un motociclista professionista che corre presso una scuderia allenato dal padre, con il quale è spesso in conflitto.

La carriera di Ale sembra compromessa a causa di un incidente in pista che gli causa problemi alla spalla. Il ventiquattrenne biondo e con gli occhi azzurri è anche un conosciuto organizzatore di feste. Infatti è proprio durante un party in piscina, grazie ad un evento fortuito, che le vicende di Ale e Summer si incontrano. Ale è solito divertirsi con le ragazze, non si lega sentimentalmente, è bugiardo, tutte caratteristiche riconosciute da Summer la quale ha paura di essere ferita nonostante la sua lealtà. Summy non si fida di Ale, non lo crede, cerca di rinunciare a un amore che le sembra un fragile castello di sabbia, senza mura protettive, a pochi centimetri dal mare, durante un inizio di alta marea. Il ragazzo, però, sa come farla ridere ed è intenzionato a conquistarla.

Questo complicato amore è un tuffo scoordinato nel mare piatto in cui abitano i due diversi gruppi di amici cui fanno capo Summer e Ale. La ragazza è molto legata ad Edo e a Sofia, Ale, invece, a Dario, con il quale ha un patto di mano che è complicato da realizzare. Come spesso accade tra giovani, l’equilibrio tra amici è danneggiato dai primi amori ed Edo e Sofia ne risentono particolarmente. Il ragazzo mette a rischio il rapporto con Summy, Sofia è più cauta. È omosessuale e incontra le ragazze attraverso un’app.  I suoi appuntamenti, probabilmente, le servono per provare a staccarsi sentimentalmente dalla ragazza che veramente ama. Sofia, però, è consapevole che non la potrà mai conquistare e decide, con tristezza, di portarla nel cuore perché per mano non lo potrà mai fare.

L’indipendente mondo giovanile si tocca con quello degli adulti. Summy è insofferente, insoddisfatta del comportamento della madre, al contrario  Edo è molto complice con suo padre Loris. Il mezzo materiale che collega i due mondi sono le canzoni degli anni ’60 ascoltate da Summy attraverso le sue cuffie arcobaleno. Alcuni titoli da citare sono Il cielo in una stanza di Mina, Il mondo di Jimmy Fontana, Estate di Bruno Martino, che ancora oggi sono cantate dai ragazzi del nuovo millennio. Ovviamente non mancano canzoni contemporanee pop, rap e trap che accompagnano la serie fino alla sua conclusione.


(... cliffhangher …)


Nelle ultime scene di Summertime l’estate sta finendo, il cielo azzurro lascia spazio alle nuvole, il sole alla pioggia, le maniche corte alle felpe, l’estate all’autunno. I turisti ripartono per tornare nelle proprie città, le strade si svuotano. Riprende la quotidianità sospesa solo tre mesi prima. Rimangono  i ricordi e qualche granello di sabbia intrufolato nei punti più impensabili delle valige o delle auto, pronto a ricongiungersi con la spiaggia l’anno che verrà. Francesco Lagi e Lorenzo Sportiello, i due autori della serie, sono già al lavoro sulla seconda stagione. In effetti non può bastare una sola estate per capire la travagliata relazione tra Ale e Summer, per far decidere l’incerto e imbranato Dario su cosa fare da grande, per comprendere l’ambigua amicizia di Sofia ed Edoardo verso Summy.

Me la ricorderò questa storia. Non è mica ancora finita”.


Autore

 

Giorgio Borghetto

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